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Quali sono le cause delle eiaculazioni precoci?

In Italia sono circa 3 milioni gli individui che soffrono di eiaculazione precoce. E nonostante esistano dei rimedi per questa condizione, spesso vengono ignorati per via della mancata conoscenza delle cause alla base del problema.

Questo perché, dall’individuazione certa delle suddette cause, dipende anche l’utilizzo del rimedio corrispondente. Prima di tutto, però, bisogna dare una definizione del problema: l’eiaculazione precoce è una condizione che si manifesta con l’emissione anticipata dello sperma.

Non si tratta di un orgasmo vero e proprio. Al contrario, la precocità nell’eiaculare è foriera di sensazioni ovviamente negative, di depressione e di mancata soddisfazione sessuale.

Ma quali sono le tipologie e le cause dell’eiaculazione precoce?

Le tipologie di eiaculazioni precoci

Come accade per patologie come le infiammazioni, anche nel caso dell’eiaculazione precoce i medici hanno stabilito diversi livelli di profondità del problema: nello specifico, si va dall’eiaculazione primaria a quella secondaria, passando dall’eiaculazione situazionale e da quella generalizzata. Inoltre, il problema può essere di entità grave, mediana o lieve.

La classificazione delle eiaculazioni precoci prende in considerazione una serie di fattori preponderanti: nel definire la gravità della situazione, infatti, intervengono elementi come la frequenza, la continuità, le tempistiche medie di emissione dello sperma, e la presenza o meno dell’orgasmo accompagnato alla suddetta emissione.

Inoltre, la tipologia di eiaculazione precoce potrebbe anche cambiare in base ad un altro fattore: quando si presenta con una sola partner, o quando accade con tutte.

Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?

Lo studio di questi fattori è utile anche per determinare le cause alla base dell’eiaculazione precoce. Non a caso, ogni andrologo analizza il paziente ponendogli alcune domande relative agli elementi visti poco sopra.

Ma quali sono le cause della precocità nell’eiaculare? Esse possono essere biologiche o psicologiche: possono dunque dipendere da disfunzioni o problemi organici, oppure da problematiche mentali come la bassa autostima, l’ansia da prestazione e la difficoltà nel provare piacere durante il rapporto.

Non è raro che entrambe le casistiche si presentino in simbiosi: spesso le cause biologiche hanno un ovvio contraccolpo anche a livello psicologico, peggiorando la gravità dell’eiaculazione precoce.

Problemi come le infiammazioni prostatiche, la tiroide, i traumi chirurgici o le alterazioni a livello ormonale, figurano all’interno delle cause biologiche. Inoltre, anche l’uso di farmaci e droghe può trovarsi alla base di questa condizione.

Per quanto riguarda le cause psicologiche, la difficoltà nel mantenere l’erezione può anche provocare l’emissione di sperma anticipata. Così come lo stress legato alla vita di coppia o in famiglia, ma anche quello dovuto alla situazione lavorativa dell’individuo.

Esistono soluzioni al problema dell’eiaculazione precoce?

Non sono pochi i rimedi contro l’eiaculazione precoce, ma qui va fatta una importante premessa: un medico specializzato in andrologia è l’unico che può analizzare con profitto le cause, e indicare delle terapie per trattare il problema.

Ciò vuol dire che è sempre il caso di evitare l’assunzione di anti-depressivi senza un consulto con questo specialista. Perché le conseguenze a livello organico potrebbero essere maggiori dei vantaggi: vantaggi che teoricamente si trovano nel fatto che gli anti-depressivi ritardano l’eiaculazione.

Ma esistono dei rimedi sicuri e meno pericolosi?

L’eiaculazione precoce può essere trattata con gli spray e con alcuni prodotti in forma di creme o gel: questi desensibilizzano parzialmente il pene, ritardando l’emissione di sperma e controbilanciando il problema dell’eiaculatio precox. I migliori disponibili li trovate nella nostra pagina dedicata ai rimedi per l’eiaculazione precoce.

Anche gli esercizi di Kegel consentono di contrastare questa problematica, così come i preservativi ritardanti (entrambi meno efficaci rispetto ai gel).