pillole ritardanti

Pillole Ritardanti per l’eiaculazione precoce: funzionano?

Nel campo dei rimedi per l’eiaculazione precoce, Internet propone diverse soluzioni per contrastare questo problema molto diffuso in Italia.

Orientarsi in questo mare di prodotti, però, risulta essere davvero complesso. Soprattutto perché non di rado chi acquista lo fa a scatola chiusa, senza conoscere il funzionamento e la composizione di questi prodotti per l’eiaculazione precoce.

Premesso che i più diffusi ed efficaci sono le gel ritardanti per il pene, spesso quelle che spiccano di più sono le pillole: l’uomo, infatti, lega alle suddette delle sensazioni di positività, pensando che una pillola possa risolvere qualsiasi problema. Quando, in realtà, gli effetti collaterali dei principi attivi contenuti dalla pillola potrebbero essere molto pesanti.

Pillole per l’eiaculazione precoce: di cosa si tratta? Funzionano? Come agiscono sull’organismo e sul pene? Scopriamolo insieme.

Cosa sono le pillole ritardanti per l’eiaculazione precoce?

Innanzitutto una premessa, fondamentale per il prosieguo dell’articolo: qualsiasi pillola venduta come rimedio per l’eiaculazione precoce, è in realtà un farmaco antidepressivo. Questo vuol dire che si tratta di prodotti molto invasivi, con diversi effetti collaterali a carico dell’organismo.

In realtà, le suddette vengono utilizzate per chi soffre di precocità nell’eiaculare esattamente per via di un loro effetto secondario: le pillole per combattere la depressione, infatti, anestetizzano le zone genitali dell’uomo. Desensibilizzandole, ne riducono il carico sensoriale e quindi portano a ritardare l’emissione di sperma, a causa della minore eccitazione. Ma questo resta sempre e comunque un effetto collaterale.

Volendo approfondire la questione, tutte le pillole per l’eiaculazione precoce appartengono ad una categoria di farmaci nota con l’etichetta “SSRI”. Questi prodotti sono dunque degli inibitori di serotonina, come ad esempio il Prozac, il Sereupin, lo Zoloft, il Zertane e l’Anafranil.

Come funzionano?

Le pillole per combattere l’eiaculazione precoce funzionano esattamente come le creme ritardanti: il principio di base è lo stesso, ma la composizione dei principi attivi delle pillole rende queste ultime molto più pesanti, per via di dosi massicce e di mix di elementi chimici molto forti e debilitanti per l’organismo umano.

Ma gli effetti collaterali delle pillole per l’eiaculazione precoce li vedremo più avanti. Dunque: come funzionano le suddette pillole? I principi attivi contenuti al loro interno, come ad esempio la fluoxetina, la paroxetina e il tramadolo, hanno un effetto che anestetizza i genitali maschili. Il pene, quindi, diviene meno sensibile allo sfregamento e al tatto.

Questo risultato ovviamente abbassa le recezioni sensoriali dei terminali nervosi posti sul glande, ovvero sulla zona più recettiva del pene. L’abbattimento delle suddette causa automaticamente un piacere minore, e dunque un ritardo nell’eiaculare lo sperma. In sintesi, il meccanismo – nella teoria – consentirebbe a chi soffre di eiaculazione precoce, di risolvere temporaneamente questo problema.

Le pillole per l’eiaculazione precoce sono sicure?

No, non lo sono. Trattandosi di veri e propri farmaci antidepressivi, sono pensate per andare incontro alle necessità di individui con diversi problemi psicologici molto forti e clinicamente importanti.

E non essendo realizzate per l’eiaculazione precoce, assumerle con questa finalità è un grande rischio. Anche perché le aziende farmaceutiche che sponsorizzano gli antidepressivi come rimedi per l’eiaculazione precoce, spesso omettono di sottolineare la vera natura di questi farmaci: comprese le possibili controindicazioni, che anzi possono peggiorare la situazione.

Il motivo è dovuto ad un fatto risaputo e scientifico: i farmaci contro la depressione abbattono la libido e dunque causano diversi problemi di erezione. Questo è ovviamente un elemento che vanifica qualsiasi vantaggio delle pillole in termini di ritardo nell’eiaculare.